Sono passati più di 365 giorni, ormai, da quando le nostre vite hanno dovuto subire il più grande sconvolgimento che si possa immaginare. Mai, nessuno, avrebbe anche solo vaneggiato che una pandemia potesse stravolgere la nostra quotidianità, cambiandone radicalmente le abitudini più semplici. L’essenza dell’essere umano, la socialità, il contatto con l’altro, sospesi a tempo indeterminato. Niente abbracci, baci, strette di mano. La paura di dover fare i conti in prima persona con la malattia, il terrore di essere colti impreparati dal nemico invisibile. Chiunque, in un modo o in un altro, ha dovuto affrontare a viso aperto il virus, contraendolo, sconfiggendolo e, purtroppo, vedendolo portarsi via genitori, nonni, zii. La sofferenza è stata tanta, anche a Nichelino.
La città, da novembre, su iniziativa del Sindaco Giampiero Tolardo e dell’Assessora alle pari opportunità Valentina Cera, ha iniziato a colorarsi ulteriormente di verde. Infatti, per onorare e commemorare le persone del territorio scomparse a causa del Covid, sono stati piantati alberi con i loro nomi. Un modo per tenere acceso il ricordo di chi ha contribuito a rendere migliore la vita di qualcun altro e la società in cui viviamo. Garantire l’opportunità a chi non ha avuto un funerale e una cerimonia di saluto di essere abbracciati dai propri cari. Una vita spezzata che rinasce, continuando, grazie alle cure dei cittadini. Un’iniziativa che contribuirà al miglioramento del nostro ecosistema, fornendo ossigeno e dando respiro alla città, rendendola ancora più bella.